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AGCM: chiusa istruttoria su progetto Bancomat S.p.A. di modifica del modello di remunerazione dei prelievi

 

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso l’istruttoria relativa al progetto di modifica del modello di remunerazione dei prelievi in circolarità da Atm con carte del circuito Bancomat, presentato dal consorzio Bancomat S.p.A.

Il progetto presentato da Bancomat S.p.A. prevede un nuovo modello per il quale la banca presso cui si fa il prelievo richiede direttamente al titolare della carta una commissione (DAF) eliminando il rapporto tra banche a favore di un rapporto tra il titolare della carta e banca dove si sta effettuando il prelievo. Contrariamente

L’Autorità ha rilevato che il nuovo progetto proposto da Bancomat S.p.A. configura una restrizione della concorrenza in quanto stabilisce una serie di regole comuni che determinano effetti di natura anticoncorrenziale consistenti nell’aumento significativo delle commissioni medie di prelievo in circolarità per gli utenti da parte delle banche aderenti e nella creazione di ostacoli per la concorrenza tra banche nell’erogazione dei servizi alla clientela.

Inoltre Bancomat non ha fornito prova, singolarmente e dettagliatamente, che sussista ciascuna delle quattro condizioni previste dall’art. 101.3 che avrebbero potuto condurre ad una esenzione in deroga. In particolare, il circuito non ha dimostrato la presenza di una relazione diretta tra la diminuzione della rete Atm e l’attuale modello di remunerazione e, dunque, le eventuali efficienze che sarebbero derivate in tal senso dall’introduzione del nuovo modello.

Contrariamente, sulla base degli elementi emersi in istruttoria, l’Autorità ha rilevato che le cause principali del ridimensionamento della rete Atm sono dovute a una complessiva evoluzione del mercato, caratterizzata da diversi fattori.

Tra questi, la razionalizzazione della rete a seguito di concentrazioni bancarie, di scelte societarie degli istituti di credito e anche di logiche di ottimizzazione che possono non dipendere dal mero prelievo in circolarità. Le evidenze sull’assenza di un legame tra il calo di Atm e il modello di remunerazione utilizzato sono peraltro coerenti con i riscontri ricevuti in istruttoria dalle altre Autorità nazionali di concorrenza.

 

 

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