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App economy e Google Android tra diritti, concorrenza e innovazione

*La Data-driven industry punta su sistemi mobili integrati e piattaforme rivolte alla compatibilità ed interoperabilità. E’ quanto emerge, in Europa, dai lavori dell’Agenda Digitale, dalle Comunicazioni che accompagnano la Digital Single Market Strategy‎, inclusa quella del 2016 ICT Standardization Priorities, cui fanno eco lo Studio UE annunciato il 10 luglio sul ruolo dell’open source nei processi di standardizzazione, l’Indagine conoscitiva sull’Industria 4.0. e gli approfondimenti AGCOM e AGCM sul fronte dei big data.

Piattaforme

L’interesse è specchiato a livello internazionale: Studio OCSE del 2013, in cui si valorizza la disruption innovation introdotta dai cd software standardizzati che insistono su piattaforme e la cui cifra distintiva è rappresentata dalla connettività. Nello Studio si ravvisa l’esigenza di studiare le evoluzioni dell’App economy, tenuto conto di un indice di concentrazione che misurato in termini di app, download o terminali è elevatissimo. Le evoluzioni ed involuzioni del sistema Blackberry come pure l’emersione di altre piattaforme come FireFox, riporta l’OCSE, confermano il dinamismo del settore e dell’ecosistema in cui si inserisce.

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*La presentazione ed il commento sono stati svolti dalla Prof.ssa Avv. Valeria Falce, Ordinario di Diritto dell’Economia nell’Università Europea di Roma,  Jean Monnet Chair in European Innovation Policy, in occasione del convegno “Piattaforme aperte, concorrenza e benessere del consumatore” svoltosi mercoledì 11 Luglio 2018 presso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

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