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Commissione Europea: proroga degli aiuti di Stato in risposta alla crisi Ucraina

La Commissione Europea ha deciso di modificare il quadro temporaneo di crisi e transizione riguardante gli aiuti di Stato, prorogando di sei mesi alcuni aspetti volti a rispondere alla crisi derivante dall’aggressione russa all’Ucraina e dall’aumento straordinario dei prezzi dell’energia.

Questi adeguamenti permettono agli Stati membri di prolungare la possibilità di erogare aiuti a imprese colpite dall’instabilità economica, soprattutto durante il prossimo inverno, offrendo così un sostegno ulteriore nel caso in cui alcune attività continuino a subire turbamenti a causa del conflitto russo-ucraino.

Tuttavia, questa estensione temporanea non riguarda tutte le sezioni del quadro di crisi e transizione. Alcuni aiuti, come quelli per la liquidità delle imprese o per sostenere la riduzione della domanda di energia elettrica, manterranno il loro termine di validità fissato al 31 dicembre 2023.

Il quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato, adottato a seguito dell’aggressione russa all’Ucraina, ha permesso agli Stati membri di agire rapidamente ed efficacemente per supportare le imprese in diverse situazioni economiche critiche causate dall’instabilità derivante dal conflitto.

La Commissione continua a monitorare da vicino l’evolversi della situazione economica e si riserva la possibilità di reagire prontamente a nuove crisi. Tuttavia, al momento non è prevista una nuova consultazione con gli Stati membri riguardo agli strumenti specifici legati alla crisi presenti nel quadro temporaneo di crisi e transizione, il quale verrà gradualmente eliminato il 30 giugno 2024.

Il quadro temporaneo di crisi e transizione è stato oggetto di aggiustamenti in diverse fasi per adeguarsi alle esigenze emergenti e per continuare a offrire un sostegno mirato ed essenziale alle imprese in periodi di crisi o instabilità economica. Questi aggiustamenti sono stati formulati in modo da fornire aiuti specifici a determinati settori e per sostenere la transizione verso un’economia a zero emissioni nette, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo.

In definitiva, le modifiche adottate dalla Commissione offrono un prolungamento temporaneo e mirato per garantire che le imprese più colpite possano continuare a ricevere il supporto necessario per affrontare le incertezze economiche dovute al conflitto in corso e agli aumenti dei prezzi dell’energia.

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