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Post-coronavirus, per il 73% dei dirigenti prioritari gli investimenti nel digitale

I principali investimenti delle imprese nella fase 2 e più in generale nel post-emergenza coronavirus riguarderanno l’ambito tecnologico e digitale. È quanto emerge dal sondaggio Capital Confidence Barometer condotto da EY (qui il report completo) su oltre 2.900 top manager in 46 paesi e che analizza anche le ripercussioni che ci saranno sulle attività M&A in Italia e a livello globale – con il sentiment delle aziende e dei fondi di Private Equity.

Il 73% del campione considera prioritari i nuovi investimenti in tecnologie. Al secondo posto, con il 71%, l’allocazione di capitale all’interno del proprio portafoglio. Molte società (72%) – si legge nel report – hanno già avviato importanti iniziative di trasformazione, innescate a seguito della pressione sugli obiettivi di fatturato e per raggiungere i target di redditività, secondo gli intervistati del CCB. La maggior parte (72%) prevede, inoltre, di condurre con più frequenza strategie di revisione del portafoglio di attività.

Oltre la metà dei dirigenti (52%) si trova a riconfigurare le attività aziendali in seguito all’esposizione a vulnerabilità della supply chain, e il 41% sta investendo nell’accelerazione dell’automazione. Il 54% guarda oltre la crisi e monitora il mercato in attesa di opportunità di fusioni e acquisizioni nei prossimi 12 mesi.

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