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Covid-19: quali impatti sul 5G? Intervista al Prof. Stefano De Luca

La redazione di DIMT pubblica l’intervista fatta al Prof. Stefano De Luca, attualmente senior analyst presso la Cullen International a Bruxelles, in merito agli impatti dell’emergenza sanitaria da Covid-19 sulla tecnologia 5G.

Il 5G è un’importante innovazione tecnologica di quinta generazione che ridurrà i tempi di latenza e migliorerà l’esperienza nel mondo del digitale, aumentando la velocità di dati di decine di megabit al secondo per decine di migliaia di utenti.

 

Cosa è il 5G e cosa ci si aspetta?

Il 5G è la nuova tecnologia di rete mobile che ha cominciato ad essere commercializzata in alcuni paesi nel 2019 e che si prepara a superare l’attuale tecnologia 4G.

Il 5G è stato progettato per incrementare la velocità, ridurre la latenza e migliorare la flessibilità dei servizi wireless.

Questa nuova tecnologia, promettendo una latenza inferiore, può migliorare le prestazioni delle applicazioni aziendali oltre a quelle di altre esperienze digitali (quali online gaming, videoconferenze e sistemi di guida senza conducente).

 

Quali sono i paesi “frontrunners” per il 5G?

A marzo 2020 il GSMA, l’associazione dell’industria del mobile, ha dichiarato che la Cina rappresenta un po’ più della metà delle connessioni 5G a livello mondiale. In tale data, infatti, in Cina si contavano circa 10 milioni di connessioni 5G.

A seguire, troviamo al secondo posto la Corea del Sud con 5 milioni di connessioni e gli Stati Uniti terzi con un po’ meno di 2.1 milioni di connessioni 5G.

Arabia Saudita, Regno Unito ed Australia completano la classifica contando connessioni 5G che si aggirano tra le 330.000 e le 380.000.

5G market leaders per numero connessioni 5G

 

Quali impatti ci si aspetta dal virus Covid-19 sullo sviluppo del 5G?

Da marzo 2020, quando il Covid è stato ufficialmente dichiarato una pandemia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i servizi mobili 5G erano presenti solo in pochi paesi con copertura generalmente limitata alle sole aree urbane.

È lecito aspettarsi che l’incertezza economica che sta seguendo il diffondersi del virus possa avere impatti sullo sviluppo del 5G colpendo sia il lato della domanda che quello dell’offerta.

Per quanto riguarda gli effetti negativi sul lato della domanda, vi sono preoccupazioni circa la perdita del potere di acquisto di consumatori e aziende che potrebbe avere forti implicazioni sulla richiesta dei nuovi servizi 5G e sull’ acquisto di terminali compatibili con tale tecnologia.

Per quanto riguarda il lato dell’offerta, invece, la preoccupazione è che la crisi economica abbia dei risvolti negativi sulle casse degli operatori di telecomunicazioni con conseguente rallentamento del roll-out delle nuove reti 5G.

 

 

Tra i paesi che segue Cullen International, avete rilevato delle prime conseguenze pratiche della pandemia nel mondo 5G?

Nelle ricerche svolte da Cullen International, abbiamo notato che il Covid-19 ha portato a:

  • rimandare o ritardare aste per l’assegnazione delle frequenze 5G;
  • rilasciare temporaneamente delle frequenze per il mobile, incluso il 5G; e
  • assicurare sussidi economici per accelerare il roll-out del 5G.

 

Austria, Brasile, Canada, Francia, e Spagna – insieme ad altri paesi – hanno ritardato l’asta per le frequenze 5G. Invece in Nuova Zelanda, il regolatore delle telecomunicazioni ha deciso di cancellare l’asta 5G optando per un’assegnazione diretta delle frequenze onde evitare ulteriori possibili ritardi.

In Sudafrica, il regolatore ha assegnato delle licenze per uso dello spettro in maniera temporanea per garantire la continuità del servizio mobile in un periodo in cui il traffico dati aveva visto un incremento notevole. Tali licenze temporanee sono state usate anche per sperimentare il 5G con dei test e per lanciare commercialmente la nuova tecnologia in alcune aree del paese.

Sia la Cina che gli Stati Uniti hanno presentato dei pacchetti di stimoli economici interessanti per sostenere lo sviluppo della infrastruttura 5G. In particolare, La Cina ha previsto un fondo da US$2tn per il 5G mentre gli Stati Uniti un fondo da US$9bn.

 

 

Per analisi più dettagliate dei nostri studi e benchmark sull’argomento potete visitare il nostro sito web: https://www.cullen-international.com

 

 

 

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