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Decreto Rilancio, 500 milioni alle startup innovative

È principalmente sugli aiuti alle startup che il Decreto Rilancio, approvato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fa leva per sostenere la macchina “digitale” italiana. Le misure per Impresa 4.0 – come già anticipato – sono state rimandate a data da destinarsi e gira voce che saranno “recuperate” nel Decreto Semplificazioni.

Sui 266 articoli del Decreto Rilancio sono circa una decina quelli in cui appare la parola “digitale”, misure  dedicate alla creazione di database e piattaforme informatiche – in primis quelle per spingere il Fascicolo sanitario elettronico. E il capo X, quello dedicato alle “Misure per l’Innovazione Tecnologica” prevede  (art.239) la costituzione del Fondo per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione con una dotazione di 50 milioni. Al sostegno del Fondo per il Trasferimento tecnologico (articolo 42) una dotazione di 500 milioni per il 2020.

Rafforzamento dell’ecosistema delle start-up innovative: questo il titolo dell’articolo 38 che agisce nell’ambito della misura Smart&Start Italia e fa leva da un lato sull’incremento della dotazione finanziaria e dall’altro sull’ampliamento della capacità di azione.

Emerge in particolare la necessità di un sostegno pubblico alle startup innovative con uno strumento agevolativo di conversione del prestito con l’ingresso di un investitore nel capitale sociale a aumento di capitale. Al comma 3 si incrementa inoltre la dotazione al Fondo di sostegno al venture capital con risorse aggiuntive per 200 milioni per l’anno in corso. Il comma 6 riserva ulteriori 200 milioni aggiuntivi al Fondo di garanzia Pmi a favore delle startup innovative. E il comma 7 prevede una detrazione d’imposta pari al 50% per chi investe in una startup innovativa.

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