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L’appello delle aziende tecnologiche europee: sovranità digitale e tasse eque

L’Europa deve puntare a raggiungere la “sovranità digitale”, che significa mettere il digitale al centro della sua agenda per arrivare a competere con i colossi statunitensi e asiatici. L’appello rivolto alla nuova Commissione Ue arriva dalle grandi aziende tecnologiche europee, da BlaBlaCar a Spotify, che fanno parte della European tech alliance (Euta).

Oggi l’Alleanza dei big tech europei lancia un manifesto per coinvolgere nel processo di sviluppo digitale la vasta comunità delle aziende europee, promuovere la responsabilità etica del settore, creare gli strumenti finanziari e le condizioni per favorire gli investimenti e la crescita, ma anche avere un sistema di tassazione “giusto per tutti a livello globale”. “Stiamo assistendo a un cambio di paradigma: per la prima volta, l’Europa considera il settore digitale come strategico” spiega all’ANSA il presidente di Euta, Gianpiero Lotito, cofondatore della pavese Facilitylive. “In questa fase storica, senza un’industria digitale forte soffre tutta l’industria europea”, continua Lotito. Per quanto riguarda la tassazione delle compagnie tecnologiche, il presidente di Euta spiega che l’ideale sarebbe “avere un sistema omogeneo a livello globale, perché le disparità di trattamento fra Paesi Ue o fra continenti hanno rappresentato una debolezza per le aziende. Bisogna restituire maggiore competitività al mercato europeo”.

“Tuttavia, il problema fiscale è uno di una serie di problemi che riguardano un cambio di paradigma – puntualizza Lotito -, le istituzioni e le aziende digitali stanno lavorando nella stessa direzione per creare, finalmente, un ecosistema digitale europeo”. È quindi un segnale “molto positivo” che la nuova Commissione “abbia da subito dichiarato di volersi impegnare molto in questo senso”, chiosa Lotito.

Fonte: ANSA

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