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Intelligenza artificiale e news: nuove tutele contro i furti di contenuti

Secondo l’accordo politico appena raggiunto gli sviluppatori di modelli di AI di grandi dimensioni, e tra questi vi sono ovviamente anche OpenAI e Microsoft, devono rendere disponibile, e quindi trasparente, una sintesi dei contenuti informativi coperti da copyright utilizzati per addestrare i loro modelli

di Giusella Finocchiaro e Oreste Pollicino, soci fondatori di IAIC

 

Non c’è nulla di “trasformativo” nell’utilizzare i contenuti del giornale, in modo gratuito, per creare un prodotto che è in concorrenza con il New York Times e a cui chiaramente mira a sottrarre lettori». Questo forse il passaggio più rilevante con cui gli avvocati del forse più autorevole quotidiano al mondo hanno formalmente intrapreso un’azione contro Open AI e Microsoft per violazione del diritto d’autore.

A dire il vero, il termine utilizzato nel ricorso del New York Times non è quello della “sottrazione” di contenuti originali, ma di vero e proprio “furto”.

«Le parole sono importanti», direbbe qualcuno.

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