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L’applicazione delle normative di subappalto nei servizi postali: un’analisi delle indicazioni congiunte di AGCM, AGCOM e ANAC

Il panorama normativo italiano in materia di subappalto nei servizi postali ha recentemente ricevuto significative indicazioni dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) e dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC). La premessa fondamentale di tali indicazioni è che la massima apertura del mercato attraverso il principio di concorrenza dovrebbe prevalere per garantire la partecipazione più ampia possibile alle procedure di gara.

Il servizio postale è caratterizzato da una molteplicità di prestazioni, tra cui raccolta, smistamento, trasporto e distribuzione. Questa complessità ha portato all’adozione di formule organizzative flessibili, basate sulla cooperazione tra operatori economici affidatari e altri operatori postali. La fase critica della distribuzione, soprattutto in zone a bassa densità abitativa su vasti territori nazionali, ha reso necessaria la creazione di una rete composta da numerosi operatori postali. Questa rete consente la selezione flessibile degli operatori più adatti a coprire specifiche aree geografiche e concentrazioni di invii.

Le autorità competenti hanno firmato congiuntamente un Atto di Interpretazione della disciplina in materia di subappalto, conforme all’articolo 119, comma 3, lett. d del nuovo Codice dei Contratti Pubblici. Tale interpretazione mira a garantire la coerenza dell’applicazione delle norme sui subappalti nel contesto peculiare dei servizi postali. Secondo le indicazioni, la normativa deve permettere la massima partecipazione agli operatori economici affinché si realizzino gli obiettivi di una vera liberalizzazione del mercato.

Le autorità ritengono che, nell’ambito degli appalti pubblici, i contratti continuativi di cooperazione, servizio o fornitura siano l’istituto più idoneo a soddisfare la necessità di coinvolgere un ampio numero di operatori. Questi contratti consentono agli operatori economici di stipulare accordi con altri operatori postali distribuiti su diverse aree geografiche, permettendo loro di partecipare anche solo per invii limitati alla fase di distribuzione.

L’interpretazione fornita dalle autorità mira a garantire la massima apertura del mercato, con un’attenzione particolare alla prevalenza del principio di concorrenza rispetto alle restrizioni al subappalto. Questo approccio è finalizzato a evitare esclusioni ingiustificate degli operatori economici dalle gare d’appalto, che potrebbero portare a una paralisi del mercato. Le autorità si impegnano a fornire indicazioni in merito attraverso atti segnalatori e regolatori, in particolare durante l’aggiornamento delle Linee guida sull’affidamento dei servizi postali.

L’orientamento delle autorità a favore della massima apertura del mercato nei servizi postali riflette l’impegno per una regolamentazione adattata alle peculiarità del settore, promuovendo al contempo la concorrenza e la partecipazione estesa degli operatori economici alle procedure di gara. La vigilanza continua delle autorità e l’aggiornamento delle linee guida contribuiranno a mantenere un ambiente normativo dinamico e adatto alle sfide in evoluzione del mercato dei servizi postali in Italia.

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