skip to Main Content

L’impatto dell’intelligenza artificiale sul giornalismo investigativo

Emilia Díaz-Struck è direttore di ricerca e coordinatrice per la regione Latino Americana dell’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ). Il suo compito è supervisionare data project ed è stata coinvolta in alcune importanti indagini internazionali, tra cui i Panama Papers, i Paradise Papers e gli Offshore Leaks.

L’ICIJ riceve grandi quantità di file da whistleblower e utilizza tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale per setacciare queste informazioni in modo più efficiente. Per la nostra serie di interviste con le donne che lavorano all’intersezione tra l’IA e il giornalismo, Emilia ci ha raccontato di come l’ICIJ impiega l’IA nelle sue indagini e dell’impatto che essa avrà sul giornalismo investigativo.

JournalismAI: Lei ha un background molto diversificato nel giornalismo, avendo lavorato con importanti organizzazioni come il Washington Post e il Press and Society Institute of Venezuela e avendo co-fondando il sito di notizie Armando.info. Come è approdata al suo ruolo attuale?

Emilia: Quando ho iniziato a lavorare come giornalista, non ero coinvolta in progetti di IA, ma è interessante come una cosa porta ad un’altra. Ero di sede a Caracas e avevo già iniziato a lavorare con i dati, non perché fosse di moda, ma per necessità: era un modo per portare più trasparenza e rendere le storie “a prova di proiettile”.

 

 

Continua a leggere su Ansa – Osservatorio Intelligenza Artificiale 

Back To Top