skip to Main Content

Pubblicata decisione vincolante nei confronti di WhatsApp da European Data Protection Board

A seguito della decisione vincolante di risoluzione delle controversie dell’EDPB del 5 dicembre, WhatsApp IE ha ricevuto una multa di 5,5 milioni di euro dall’Autorità irlandese per la protezione dei dati.

Nella sua decisione vincolante, l’EDPB ha incaricato la DPA irlandese (Data Protection Authority) di modificare il proprio progetto di decisione in relazione alle conclusioni relative alla liceità del trattamento dei dati personali, al principio di equità e alle misure correttive previste.

Per quanto riguarda la liceità del trattamento dei dati ai fini del miglioramento del servizio, l’EDPB ha deciso che WhatsApp IE si basava in modo inappropriato sul contratto come base giuridica per il trattamento dei dati personali. Di conseguenza, l’EDPB ha incaricato il DPA di aggiungere una violazione dell’art. 6(1) del RGPD (Regolamento generale sulla protezione dei dati). Inoltre, l’EDPB ha incaricato DPA di includere una violazione del principio di equità ai sensi dell’art. 5(1)(a) del GDPR.

L’EDPB ha inoltre deciso che il DPA dovrà svolgere un’indagine sulle operazioni di trattamento dati di WhatsApp IE al fine di determinare se tratta categorie speciali di dati personali (articolo 9 GDPR); se elabora i dati per finalità di pubblicità comportamentale, per finalità di marketing, nonché per la fornitura di metriche a terzi e lo scambio di dati con società affiliate ai fini del miglioramento del servizio.

Per quanto riguarda le misure correttive, l’EDPB ha chiesto all’Autorità Garante Irlandese di includere nella sua decisione finale un ordine per WhatsApp IE di adeguare il trattamento dei dati personali ai fini del miglioramento del servizio nel contesto dei suoi Termini di servizio all’art. 6 (1) GDPR entro un determinato periodo di tempo e per coprire le violazioni dell’art. 6(1) GDPR con una sanzione amministrativa.  

La decisione finale presa da DPA è disponibile nel Registro delle decisioni prese dalle autorità di vigilanza e dai tribunali sulle questioni trattate nel meccanismo di coerenza.

Back To Top