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I diritti nelle piattaforme

 

Il volume esplora i profili sia pubblicistici che civilistici della dialettica tra diritti e doveri di piattaforme e utenti, anche con riguardo alla normativa UE (DSA, DMA, GDPR) ed al “costituzionalismo digitale”. Nella nuova privata agorà delle piattaforme, con il medium divenuto interattivo, i problemi di tutela della libertà di parola e, ancor prima, di pensiero, coartabile da fenomeni quali disinformazione, fake news ed eccessi di profilazione, esigono una costruttiva disamina dell’ambito delle clausole di content moderation. Quali ragionevoli limiti (contrattuali, autodisciplinari, da coregolazione) alla libertà di parola online? E quando la comunicazione “non cartacea”, radio-televisiva o via web, è equiparabile alla “stampa”? L’esame è esteso anche alle azioni di tutela (individuali, di classe, collettive, rappresentative); ed ai nuovi interrogativi posti da metaverso e A.I. generativa (ChatGPT, Bard).

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