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L’applicazione della direttiva servizi in Italia: il caso della riforma delle concessioni per il commercio al dettaglio su aree pubbliche

L’applicazione della direttiva servizi in Italia:

il caso della riforma delle concessioni per il commercio al dettaglio su aree pubbliche

Federico Pirari

 

SOMMARIO:

1. Disciplina del mercato del commercio su aree pubbliche: brevi cenni

2. Il principio di concorrenza e le criticità legate alle concessioni amministrative

3. Le sentenze nn.17 e 18 dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato

4. Il tentativo di riforma contenuto nella Legge sul mercato e la concorrenza per l’anno 2022

5. Conclusioni

 

Abstract:

Il contributo si pone l’obiettivo di descrivere il tormentato rapporto tra il legislatore italiano e le norme europee volte alla tutela della concorrenza. In particolare verrà esaminato il caso del c.d. «commercio ambulante», oggetto di riforma nella legge annuale per il mercato e la concorrenza per l’anno 2022, pubblicata in G.U. in data 30 dicembre 2023 con legge n. 214. L’approvazione della legge in questione concorre inoltre all’attuazione del PNRR, nonché a scongiurare il proseguimento della procedura di pre- infrazione 2020/2095. Ciononostante, benché tale intervento costituisca un tentativo liberalizzazione delle concessioni, risultano volte a vantaggio degli attuali concessionari e pertanto contrarie al principio di concorrenza, sia le norme concernenti il regime transitorio, sia la previsione relativa alle concessioni non interessate dai procedimenti di rinnovo, anche in deroga al termine previsto nel titolo. Tali criticità sono state oggetto di monito da parte del Quirinale, che ha esortato il Parlamento ed il Governo ad intervenire per scongiurare contrasti con il diritto europeo.

 

 

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