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L’utilizzo dei droni e le inerenti ricadute sul diritto della privacy e della responsabilità civile.

L’utilizzo dei droni e le inerenti ricadute sul diritto della privacy e della responsabilità civile

di

Enrico Damiani

Università degli studi di Macerata

 

L’utilizzo dei droni in ambito civile comporta una serie di problemi tra i quali assumono una particolare rilevanza diverse questioni di natura squisitamente giuridica.
Nonostante i primi casi di utilizzo di tali dispositivi abbiano riguardato il settore militare e gli scopi di polizia, detti strumenti stanno vivendo un percorso di progressiva domesticazione e naturalizzazione, grazie alla loro notevole polivalenza funzionale: le caratteristiche tecniche di cui sono dotati (mobilità nello spazio; dotazione di sensori e dispositivi ad alto tenore tecnologico; visuale prospettica data dall’altezza; dimensioni ridotte; digitalizzazione delle informazioni registrate) li rendono estremamente versatili e su-scettibili di essere adoperati negli ambiti più disparati.

Proprio con riguardo a queste infinite potenzialità e alle chance di crescita e di sviluppo, i mezzi aerei a pilotaggio remoto sono stati definiti una truly transformation technology, che richiede costante attenzione anche da parte dei legislatori nazionali ed europeo, allo scopo di addivenire ad una regolamentazione adeguata del loro impiego che tenga conto anche delle opportunità di crescita economica e tecnologica.

Stando all’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (ICAO4), un sistema aereo a pilotaggio remoto (qui denominato “drone”) è un insieme di elementi comprensivo di un velivolo a pilotaggio remoto, delle relative stazioni di pilotaggio remoto, dei comandi e collegamenti di controllo oltre a tutti gli altri elementi di sistema che possono essere necessari in ogni momento nel corso di un’operazione di volo.

 

 

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