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L’Italia recepisce il cd. Pacchetto telecom

di Redazione   Nella riunione del 25 maggio u.s. il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva due decreti legislativi al fine di introdurre nell’ordinamento interno le modifiche che sono state apportate al quadro legislativo in materia di comunicazioni elettroniche dalle direttive comunitarie costituenti il cd. “Pacchetto Telecom”. In particolare, il primo dei due decreti recepisce le novità normative europee che hanno interessato il settore delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica, sotto i profili dell’accesso e dell’interconnessione, nonché delle autorizzazioni per le medesime. Al fine di dare un impulso allo sviluppo e alla competitività del mercato interno delle telecomunicazioni, le nuove disposizioni si prefiggono i seguenti obiettivi: • promuovere investimenti efficienti e innovazione nelle infrastrutture di comunicazione elettronica, anche ricorrendo a strumenti di “apertura forzosa” del mercato quale l’imposizione agli operatori, ad opera delle autorità nazionali di regolamentazione, di condividere le facilities di comunicazione elettronica o di proprietà (ad esempio accesso e cablaggio negli edifici, antenne, torri, cavidotti), nonché elementi di rete non attivi; • implementare una gestione efficiente, flessibile e coordinata dello spettro radio, che sia coerente con i principi di neutralità tecnologica e dei servizi; • generare fiducia negli utenti mediante il rafforzamento delle loro tutele nei rapporti con i fornitori di servizi, con particolare riferimento al tema della trasparenza delle condizioni contrattuali; • colmare il digital divide che non permette ai soggetti disabili di fruire pienamente dell’accesso alle comunicazioni elettroniche, e specialmente dei servizi pubblici di telefonia vocale tramite connessione di rete, adottando misure idonee a garantire loro un accesso equivalente a quello degli altri utenti; • incrementare la sicurezza e la riservatezza delle comunicazioni, nonché la protezione dei dati personali, ampliando le informative, destinate anche gli utenti, sulle violazioni che si realizzano nella rete. Il secondo dei due decreti recepisce invece la normativa comunitaria in tema di servizio universale e diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica, toccando una serie di profili collegati quali il trattamento dei dati personali e la tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche, nonché la cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell’esecuzione della normativa a tutela dei consumatori. Si tratta di un set di modifiche che, sempre nell’ambito di un miglior funzionamento del mercato interno di riferimento, punta l’obiettivo sulla crescita inclusiva, intelligente e sostenibile dell’Europa. La direttiva rientra quindi a pieno titolo nel novero delle iniziative che stanno dando attuazione alla strategia comunitaria “EU2020” in materia di comunicazioni elettroniche e, in particolare, alla cosiddetta “Agenda Digitale Europea”, che rappresenta una delle sette iniziative faro di tale strategia. Nello specifico, sono apprestate maggiori garanzie ai consumatori contro le violazioni dei dati personali e, in particolare, contro il fenomeno dello “spam”. In questo senso, la privacy dei cittadini europei diventa una priorità: si prevede che nomi, indirizzi e-mail e informazioni bancarie degli utenti dei servizi della società dell’informazione siano tenuti al sicuro da usi indesiderati, accidentali o fraudolenti, imputando agli operatori la responsabilità derivante dall’elaborazione e memorizzazione di queste informazioni, anche mediante l’imposizione di notifiche obbligatorie per le violazioni dei dati personali. È la prima volta che, in Europa, i fornitori di comunicazioni vengono obbligati a informare le autorità ed i loro clienti circa le violazioni ai loro dati personali per ragioni di sicurezza. L’obiettivo è quello di incentivare gli operatori a garantire una migliore protezione dei dati personali. Infine, sempre in materia di privacy, vengono rafforzate le norme in materia di uso dei cd. “cookies” (stringhe di testo che memorizzano le scelte di navigazione degli utenti) e sistemi simili. Lo scopo è quello di assicurare agli internauti una maggiore informazione circa l’esistenza di tali cookies e su ciò che accade ai loro dati personali, al fine di consentire loro di esercitare più facilmente il controllo su di essi

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