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Rapporto Special 301 USA: intervento Agcom e’ la chiave per limitare la pirateria

Autorità Per Le Garanzie Nelle Comunicazioni

di Davide Mula

Autorità per le garanzie nelle comunicazioniNel Rapporto “Special 301” 2011 dell’Office of the United States Trade Representative, report annuale sullo stato di tutela dei diritti di proprietà intellettuale nel mondo, diffuso pochi giorni addietro, l’Italia è stata inserita, come già avvenuto negli scorsi anni, nella Watch List, ovvero tra i Paesi che necessitano di attenta osservazione in quanto ad alto rischio pirateria. Nella medesima sezione sono citati Bielorussia, Bolivia, Brasile, Brunei, Colombia, Costarica, Repubblica Dominicana, Ecuador, Egitto, Finlandia, Grecia, Guatemala, Giamaica, Kuwait, Malaysia, Messico, Norvegia, Perù, Filippine, Romania, Spagna, Tagikistan, Turchia, Turkmenistan, Ucraina, Uzbekistan, Vietnam. Nella scheda dedicata al nostra Paese si legge che indubbiamente sono stati fatti progressi a livello legislativo e operativo in ordine alla repressione della pirateria informatica, ma che nonostante gli sforzi il fenomeno della pirateria continua a crescere. In questa prospettiva nel documento viene espresso vivo apprezzamento per l’iniziativa dell’Agcom, di cui alla delibera 668/10/CONS, volta alla repressione delle violazioni del diritto d’autore in Internet. In particolare, l’Agcom potrebbe, ai sensi della citata delibera, imporre la chiusura dei siti che favoriscono la pirateria nel rispetto di una procedura volta ad assicurare la massima semplicità, celerità, ma soprattutto proporzionalità nella tutela degli interessi, in primis la libertà di manifestazione del pensiero. La procedura, che come tutto il provvedimento è stata sottoposta a consultazione pubblica, appena conclusasi, al fine di ottenere la massima condivisione, si articola in cinque fasi: 1. segnalazione del titolare del diritto al gestore del sito o al fornitore del servizio di media audiovisivo; 2. in caso di mancata rimozione del materiale, segnalazione all’Autorità; 3. verifica dell’Autorità in contraddittorio con le parti; 4. adozione da parte dell’Autorità del provvedimento di ordine alla rimozione; 5. monitoraggio successivo del rispetto dell’ordine e applicazione di sanzioni in caso di reiterata inottemperanza. La limitata applicazione dell’azione dell’Agcom ai soli siti internet e non anche alle reti peer to peer (P2P) è, invero, l’unico elemento criticato nel Rapporto 301di cui sopra, dal quale emerge, appunto, l’auspicio di un incremento dei poteri dell’Autorità. In questa prospettiva, si legge ancora nel rapporto, dovrebbe essere semplificata la disciplina a tutela dei dati personali per consentire un adeguato monitoraggio delle reti P2P e scongiurare la violazione della legge sul diritto d’autore. L’impegno della Guardia di Finanza e della Polizia Postale, infatti, viene, secondo l’Ufficio statunitense, sovente frustrato dall’esito giudiziario delle controversie che limitano fortemente l’effetto dissuasivo nei confronti dei pirati informatici, specie quelli più giovani. La terzietà dell’Authority italiana sarebbe, di per sé, garanzia dell’imparzialità dell’attività svolta al solo fine di assicurare un adeguato sviluppo della cultura e della scienza, attraverso una completa ed effettiva tutela degli autori delle opere dell’ingegno e dei loro diritti, economici e morali. Scarica le linee del provvedimento Agcom (delibera 668/10/CONS – allegato b) [pdf] Scarica il Rapporto Special 301 2011 Office of the United States Trade Representative [pdf]
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