skip to Main Content

Marketplace of ideas e accesso pluralistico tra petizioni di principio e ius positum

Social Media

di Andrea Stazi

Social MediaVi è una tematica la quale, nonostante la sua rilevanza centrale nella società, nell’economia e nel diritto odierni, nel nostro ordinamento, a differenza di quanto avviene in specie nell’esperienza statunitense, non ha finora riscontrato un adeguato interesse da parte della dottrina. La tematica cui si fa riferimento è quella dell’« accesso », che nelle sue molteplici accezioni e declinazioni rappresenta un elemento essenziale delle dinamiche relazionali del tempo presente, ed al cui studio, pertanto, questa ricerca si propone di fornire un contributo. All’inizio degli anni duemila, il sociologo statunitense Jeremy Rifkin ha posto in evidenza un mutamento epocale al quale stiamo assistendo e partecipando quotidianamente. Al giorno d’oggi, i mercati stanno cedendo il passo alle reti, i beni ai servizi, ed il concetto di proprietà è sempre più sostituito da quello di accesso. Le imprese ed i consumatori tendono sempre più ad abbandonare la tipologia di rapporto che sinora ha costituito il fulcro dell’economia moderna, ovvero lo scambio su un mercato di titoli di proprietà fra un venditore e un acquirente, a favore di un rapporto che si svolge nell’ambito di una rete e si basa sull’accesso e l’utilizzo temporaneo di una risorsa. Nella visione economica tradizionale di Adam Smith, il gioco del mercato si fonda sulla capacita` di acquisire ed essere titolari di diritti di proprieta` sui beni, escludendone i terzi2. In una economia delle reti, e` piuttosto l’integrazione dell’attivita` economica di ciascuno in un reticolo di relazioni reciproche volto ad ottimizzare lo sforzo collettivo, che favorisce il successo di un’impresa, attraverso una strategia « win-win ». La contrazione dei processi produttivi e l’abbreviazione del ciclo di vita dei prodotti, il costo crescente delle attivita` di ricerca e sviluppo, unitamente ai necessari costi di marketing, spingono numerose aziende ad unirsi in consorzi e alleanze strategiche, quando non in vere e proprie compagini societarie poliedriche a piu` livelli, per condividere informazioni, utilizzare risorse in comune e ripartire i costi, al duplice fine di avere a disposizione le risorse necessarie per competere sul mercato ed assicurarsi contro le perdite, nel contesto sempre più rapido e volatile del nuovo scenario economico. L’economia globale basata sulle reti e` guidata — guidandola, al contempo — dalla repentina ed incessante accelerazione del processo d’innovazione tecnologica. Da ciò consegue che, in un ambiente mediato elettronicamente, i processi di produzione, le attrezzature, i beni e i servizi risultano obsoleti con notevole rapidità, per cui l’accesso di breve periodo agli stessi diviene una soluzione adottata sempre più di frequente. Da Il Diritto dell’Informazione e dell’Informatica, n. 4-5, 2009 Scarica il contributo integrale [pdf]
Back To Top