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Governo dei dati personali nell’impiego dell’intelligenza artificiale e della blockchain da parte della sanità pubblica

di

Fernanda Faini

 

 

SOMMARIO:

1. Il volto della sanità pubblica digitale

2. Il valore delle tecnologie emergenti e la tutela del diritto alla protezione dei dati personali;

2.1. Intelligenza artificiale e data protection;

2.2. Blockchain e data protection

3. Il governo dei dati e delle tecnologie emergenti: direzioni e scenari

 

 

1. Il volto della sanità pubblica digitale

Nell’evoluzione da strumento statico a dimensione dinamica e pervasiva, la rete è diventata il più grande spazio pubblico di condivisione, sviluppo e aggregazione di informazioni, relazioni e servizi, capace di indurre mutamenti nella società, caratterizzata in modo determinante dalla realtà digitale e dai suoi servizi. La rinnovata fisionomia della società contemporanea, innescata dall’avvento e dall’evoluzione delle tecnologie informatiche e caratterizzata dal ruolo centrale assunto dai dati, determina una correlata trasformazione delle relazioni e la genesi di nuovi modelli di governo; di conseguenza muta il volto dell’amministrazione pubblica, attore protagonista dei processi di riferimento della società, e, parallelamente, cambia la fisionomia dalla sanità pubblica. Il profondo sviluppo della società tecnologica è, dunque, all’origine dell’evoluzione dell’amministrazione pubblica nel senso della digitalizzazione, sviluppo necessario per rispondere efficacemente ai bisogni espressi dalla collettività. Del resto la finalità profonda delle istituzioni risiede nell’effettivo riconoscimento dei diritti dei cittadini e nella realizzazione del benessere della collettività: a tali fini le amministrazioni, nello svolgimento delle funzioni e nell’erogazione dei servizi, devono essere capaci di comprendere le esigenze della collettività, interagire con le modalità relazionali più idonee e realizzare la soddisfazione degli utenti; nel perseguire tali obiettivi, al fine di compiere in modo adeguato il proprio ruolo, i poteri pubblici sono chiamati ad evolvere insieme alla società, trovandosi pertanto chiamati a guidare e governare lo sviluppo digitale nei diversi settori di competenza, tra cui quello sanitario. Di conseguenza, il diritto, chiamato a regolare l’innovazione, si è occupato di disciplinare principi, finalità e strumenti di quella che viene definita come amministrazione pubblica digitale, in relazione a cui, proprio per la natura del soggetto, si pongono esigenze stringenti di garantire certezza del diritto e validità giuridica delle attività espletate in modalità digitale. Con il termine amministrazione digitale si intende l’adozione estesa e integrata delle tecnologie informatiche nello svolgimento delle funzioni e nell’erogazione dei servizi della pubblica amministrazione. Il concetto stesso si riferisce all’innovazione in senso ampio come evoluzione dell’amministrazione pubblica attivata dalle tecnologie informatiche, che, lungi dall’esaurirsi in queste, si esplica altresì in un conseguente e necessario cambiamento di logiche e processi dell’agere pubblico. Realizzare la pubblica amministrazione digitale non significa una semplice automazione dei procedimenti, ma implica un’accurata riorganizzazione delle strutture, la razionalizzazione delle attività, la reingegnerizzazione dei processi e la configurazione di un nuovo rapporto con la cittadinanza, a sua volta “digitale”: tali aspetti si traducono in un profondo ed esteso ripensamento di relazioni, attività, processi e procedimenti, in cui le tecnologie informatiche non costituiscono il fine ultimo, ma rappresentano lo strumento idoneo a raggiungere gli obiettivi che caratterizzano l’azione pubblica, con lo scopo finale di accrescere la soddisfazione e il benessere della collettività, garantendo i diritti dei cittadini.

 

 

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