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Walter Tobagi, il Prof. Gambino: “Persona forte, militante, esempio di giornalista con la schiena dritta”

“C’è spesso memoria corta con riferimento a personalità che hanno incarnato la migliore Italia”.  Così il Prof. Alberto Gambino, Direttore del dipartimento di Scienze Umane dell’Università Europea di Roma e Direttore scientifico di Dimt, ospite lo scorso giovedì insieme ad Aldo Morrone, Presidente dell’Istituto Mediterraneo di Ematologia (IME), di “TGtg – Telegiornali a confronto“, trasmissione di Tv2000 condotta da Cesare Cavoni e per buona parte dedicata in questa occasione all’anniversario della morte del giornalista Walter Tobagi, ucciso a Milano il 28 maggio 1980. Nel corso della trasmissione è stata presentata anche una testimonianza diretta di Benedetta Tobagi. “Tobagi – ha affermato il Prof. Gambino – è stato persona forte, militante, legata ai temi sociali ma anche vicino ai nostri valori e che oggi dovrebbe essere ricordato come esempio di giornalista con la schiena dritta. Una figura che, in altro ambito, potremmo definire speculare a quella di Aldo Moro; erano entrambi vicini ad un ideale di integrazione tra due visioni del mondo che in quel momento potevano rappresentare, vent’anni prima, quello che sarebbe successo dopo la caduta del muro di Berlino. Basti vedere le testate per le quali ha scritto, Avanti, Corriere della Sera, Avvenire, sembrano mondi molto distanti tra loro ma che invece trovavano sintesi nella figura di Tobagi”. [*] Questo intervento è inserito in “Occhio di riguardo: la comunicazione tra tecnologia, mercato e diritto”, rubrica affidata a Gianfrancesco Rizzuti, docente di Relazioni Pubbliche Economiche e Finanziarie all’Università Europea di Roma, con la collaborazione, tra gli altri, di Marco Ciaffone. 29 maggio 2015

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